52° incontro redazionale, 14-15-16 giugno 2013 Torino

L'incontro si svolgerà presso l'Hotel Sharing di Torino con il seguente programma:

- Presentazione programma lavori (la sequenza delle relazioni potrebbe essere cambiata). Panoramica sulla situazione economica e sociale. Sesto anno di "crisi". Ancora caos politico in Italia. Nord Africa: assenza di Stato e lotta di classe. Turchia.

Relazioni sui temi:

- (Im)potenze militari
Nella fase ascendente del capitalismo la guerra ha avuto una funzione di stimolo rispetto alla formazione dello stato nazionale. Alcune strutture portanti del quale, come la banca centrale, l’apparato fiscale, l’esercito, hanno preso corpo proprio in relazione a eventi bellici. Welfare e warfare sono state  le due facce della stessa medaglia attraverso cui lo stato ha assicurato le condizioni idonee al dominio del capitale.

Oggi, nella fase senile del capitalismo, la guerra non costituisce più un fattore "propulsivo" dell'accumulazione ma per lo più un impegno passivo, un aggravio di spesa. Sia la sua preparazione che la sua esecuzione mettono in luce ulteriori elementi di disgregazione dell’apparato statale rispetto a quelli da noi già analizzati. Al termine domande e risposte.

- La dissoluzione necessaria
Oltre all'eclatante fenomeno storico delle "capitolazioni borghesi di fronte al marxismo" possiamo osservare degli "effetti collaterali" minori, come ad esempio l'adozione da parte di alcuni non-comunisti (e persino borghesi) di termini e nozioni che fanno parte del nostro bagaglio teorico. È  un dato di fatto e lo registriamo con giusta soddisfazione nel linguaggio quotidiano dicendo che i nostri avversari sono costretti a scendere sul "nostro" terreno. In realtà è la rivoluzione in corso che obbliga sia noi che i nostri avversari a scendere sul "suo" terreno. E questa realtà spiega non solo la convergenza di linguaggio sui temi del cambiamento sociale ma l'origine stessa del lavoro di "n+1". Il grandioso tentativo di dar vita ad un organismo rivoluzionario coerente con lo sviluppo estremo del capitalismo e perciò con le condizioni ottimali per l'avvento di una nuova forma sociale durò una quindicina di anni: dal 1951 al 1966 fu prodotto il suo completo e articolato programma, sul quale abbiamo fondato il nostro lavoro. Certo, questo programma è stato anticipato da testi che possiamo far risalire a prima della guerra 1914-18, così come è possibile confrontarlo con alcune sue sopravvivenze degenerate, ma è certo che una fase storica si è chiusa con la seconda metà degli anni '60. Per capire la nostra stessa storia è fondamentale lo studio delle determinazioni che portarono sia alla formazione del suddetto organismo che alla sua dissoluzione, e tale studio comprende necessariamente una valutazione rispetto ai principali filoni che, dal 1966, tentarono di rappresentarne la continuità scivolando poi in forme surrogate inconseguenti. Al termine domande e risposte.

- Aggiornamenti sulla struttura del nostro lavoro
Attualmente il lavoro di n+1 si svolge con l'ausilio dei seguenti strumenti in rete: 1) un sito per le pubblicazioni con annesso archivio storico e sezioni in diverse lingue; 2) un wikisito collegato alla digiblioteca; 3) un sito dedicato ai movimenti immediati; 4) una pagina Facebook per la presentazione di attività e materiali vari; 5) una presenza abbastanza consistente su Twitter. Un memoriale in ricordo di Amadeo Bordiga è collegato al sito principale con una serie di link. Recentemente è stata aggiunta una "agenda" provvisoria nella home page al fine di evidenziare la dinamica dei vari lavori: tale sezione sarà eliminata e al suo posto nascerà un sito apposito (QuinternaLab), collegato a quello principale e alle sue varie propaggini. Relazioni fra struttura e organizzazione. Al termine domande e risposte.

- Appunti dalla e sulla rete di lavoro
Eventuali ulteriori domande e risposte. Resoconti sulle varie attività generali e locali.

 

 

Rivista n°54, dicembre 2023

copertina n° 54

Editoriale: Reset

Articoli: La rivoluzione anti-entropica
La guerra è già mondiale

Rassegna: Polarizzazione sociale in Francia
Il picco dell'immobiliare cinese

Terra di confine: Macchine che addestrano sè stesse

Recensione: Tendenza #antiwork

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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