73° incontro redazionale, 15-16-17 marzo 2019 Torino

L'incontro si terrà a Torino presso la sede di n+1 con il seguente programma (la sequenza delle relazioni potrà variare):

- La transizione alle classi

Abbiamo affrontato in alcuni articoli comparsi sulla rivista il problema delle transizioni da una forma sociale all'altra. In "Struttura frattale delle rivoluzioni" abbiamo visto come in ogni società si presentino i caratteri di quella successiva; in "La prima grande rivoluzione" come la forma comunistica originaria sia stata robusta e persistente anche in società ormai avviate alla divisione in classi; in "Modo di produzione asiatico?" come una forma ibrida si autoriproduca per millenni senza che si sviluppi una vera proprietà privata; in "L'Italia nell'Europa feudale" come la forma feudale classica sia stata soppiantata da un feudalesimo urbano subito maturato in capitalismo precoce. La volta scorsa abbiamo visto i caratteri spuri presenti in ogni rivoluzione. Questa volta analizziamo il processo di formazione delle classi nel passaggio dal comunismo originario alle prime forme proprietarie.

- In margine alla teoria rivoluzionaria della conoscenza

Completiamo il ciclo di relazioni iniziato con "Materialismo ed empiriocriticismo" cercando di delineare alcune conclusioni. Agli inizi del '900, lo sviluppo della scienza, soprattutto nel campo della fisica, comportò gravi contraddizioni, tanto da contrapporre nell'ambiente scientifico differenti visioni del mondo. Pur da angolazioni differenti, si iniziò a parlare di crisi della scienza e delle sue interpretazioni "idealiste". Non si tratta della crisi che ha investito una teoria particolare della conoscenza: si tratta dell'impossibilità di formare un apparato scientifico unitario in questo tipo di società. La realtà è una sola, non può essere governata da leggi differenti. Per eliminare gli archetipi scientifici correnti occorre un radicale rivoluzionamento sociale, ma avanzare nella comprensione della natura che "pensa se stessa", eliminare ridondanze e interferenze, tracciare delle coordinate per potersi orientare, è sicuramente compito utile.

- Lo strano caso Olivetti

Il ciclo di relazioni su taylorismo, tecnocrazia e programmazione, continua con lo studio di teorie, metodi ed esperienze che si manifestano durante e dopo il ventennio fascista senza soluzione di continuità. Una di queste è sicuramente quella rappresentata dalla Olivetti di Ivrea, esperimento all'avanguardia in termini di socializzazione del lavoro: secondo la concezione dell'imprenditore-ingegnere-politico eporediese, la fabbrica non doveva essere concepita come unità separata dal resto della società, ma come un tutto che si espandeva sul territorio limitrofo superando i dualismi industria/agricoltura, città/campagna, ecc. La Comunità, cellula base di ogni costituzione politica, sarebbe diventata il controllore degli organismi economici collettivi di maggior importanza, costituendo un diaframma fra l'individuo e lo Stato. In termini di rapporti tra capitale e lavoro, è significativa anche la storia del Consiglio di Gestione della Olivetti, che durerà a differenza di quelli delle altre aziende fino ai primi anni '70. Nel complesso, si tratta dunque di una delle forme più sofisticate di corporativismo tra quelle elaborate e realizzate nel corso del Novecento.

- Prospettiva di lavoro

Alcuni aspetti burocratici da risolvere ci impediscono di comunicare, come vorremmo, il termine lavori della nuova sede. Speriamo di definirli al più presto. Mentre procede la schedatura della biblioteca, è risultato necessario sopraelevare gli scaffali per creare spazi in modo da permettere l'ampliamento delle sezioni. Nel frattempo abbiamo costituito la prevista Fondazione, la forma legale più idonea per assolvere agli obblighi imposti dallo stato.

 

Ringraziamo tutti i compagni che con il loro lavoro e il loro contributo economico hanno reso possibile il progetto e la sua realizzazione.

 

L'incontro è aperto a tutti i lettori, per partecipare scrivere a mail3a

L'incontro redazionale potrà essere seguito anche attraverso Skype. Per collegarsi, inviare la richiesta di contatto al nostro account (ennepiuuno). L'inizio delle relazioni è previsto per le ore 9.00 di sabato 16 marzo.

Rivista n°54, dicembre 2023

copertina n° 54

Editoriale: Reset

Articoli: La rivoluzione anti-entropica
La guerra è già mondiale

Rassegna: Polarizzazione sociale in Francia
Il picco dell'immobiliare cinese

Terra di confine: Macchine che addestrano sè stesse

Recensione: Tendenza #antiwork

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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