Venendo alle questioni irrisolte, in particolare alla Palestina, dobbiamo domandarci: nell'attuale fase storica lo Stato-nazione ha ancora prospettive? Di fronte all'internazionalizzazione del capitale (volgarmente chiamata globalizzazione) lo Stato-nazione rappresenta una stridente contraddizione.
Per difendere i loro interessi di classe, i proletari palestinesi rivendicano giustamente gli spazi democratici, che gli consentono di riunirsi, di parlare, di scrivere, ossia le condizioni minime per svolgere attività politica. Su questo terreno, si trovano a dover marciare con i nazionalisti, che però li costringono ad assumere connotazioni sempre più religiose. Questa deriva islamista è stata resa possibile dal momento che i rapporti con il fronte della sinistra ebraica dello Stato d'Israele sono stati assolutamente trascurabili. Viene allora da chiedersi come mai i discendenti della nobile tradizione social-progressista, che fu alla base della nascita dello Stato d'Israele, siano oggi così deboli.
Editoriale: Reset
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Libertà
Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.
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