Durante la consueta teleconferenza del martedì, a cui hanno partecipato 10 compagni, si sono commentate le notizie in merito al viaggio del Papa in Brasile. All'arrivo della carovana pontificia, la macchina organizzativa ha presentato vistose falle nella sicurezza, tali da permettere alla popolazione di avvicinarsi notevolmente fino a bloccare il corteo di macchine. Anche fuori dal palazzo del governo di Rio, dove Bergoglio ha incontrato il presidente Roussef, non sono mancati momenti di tensione; la manifestazione di protesta è stata infatti caratterizzata da violenti scontri tra dimostranti e polizia, con lancio di oggetti e, in risposta a questi, di lacrimogeni.
Circa un mese fa, quando in Brasile sono scoppiati i primi scontri, le motivazioni della protesta nascevano dallo sperpero di denaro "pubblico" per l'organizzazione della Confederation Cup 2013; adesso le rivolte sono legate alla spesa esagerata, 40 milioni di euro, per ospitare il Papa. Non male per un viaggio organizzato con l'obiettivo di mettere la Chiesa in sintonia con i poveri del mondo!
Editoriale: Reset
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Libertà
Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.
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