Il numero 57 di n+1 è online

Rivista n. 57, luglio 2025

Editoriale: Illusioni capitalistiche

Articoli: Ideologie di un capitalismo che nega sé stesso - Insiemi, modelli, previsione

Rassegna: Crisi americana, crisi globale - Leone XIV

Recensione: La catastrofe ed il rattoppo

Doppia direzione: Collegamenti a non finire

In memoria di Jacques Camatte

Appuntamenti

11/12

Ott

99° incontro redazionale
Temi: Il retroterra storico di n+1 - Intelligenza Artificiale e leggi del Capitale - Fitness evolutiva - Prospettive di lavoro >>>

21/22

Giu

98° incontro redazionale
Temi: Il punto sulla situazione mondiale - La politiguerra americana in lotta contro sé stessa - Le determinazioni e l'ambiente >>>

15/16

Mar

97° incontro redazionale
Temi: Il punto sulla situazione mondiale - Peculiarità dello sviluppo storico cinese - La transitorietà del capitalismo - Ancora sul ... >>>

14/15

Dic

96° incontro redazionale
Temi: Modelli e previsione - La conoscenza è un processo collettivo - Indagine dinamica del processo capitalistico >>>

Domenica, 09 Novembre 2025

Un equilibrio precario

La teleconferenza di martedì sera è iniziata con alcune considerazioni riguardo i rapporti economico-politici tra USA e Cina.

L'incontro tra Donald Trump e Xi Jinping all'aeroporto di Busan, in Sud Corea, ha portato a siglare una serie di patti su questioni strategiche. La Cina rinvierà di un anno l'entrata in vigore dei controlli sull'esportazione di terre rare, mentre gli USA sospenderanno l'incremento dei dazi. Pechino si impegna anche a riprendere l'acquisto di prodotti agricoli statunitensi. Secondo il segretario del tesoro americano, Scott Bessent, "è stato raggiunto un accordo che — ceteris paribus — ci permette di ottenere un equilibrio entro il quale entrambe le parti possono operare nei prossimi 12 mesi".

In ballo c'è anche la questione del fentanyl, un oppioide sintetico che sta devastando gli USA e per la cui produzione illegale vengono utilizzati precursori chimici provenienti dalla Cina; e quella di TikTok, il social cinese tra i più scaricati al mondo al centro delle tensioni per la gestione dei dati di oltre 170 milioni di americani. Il dazio imposto tra febbraio e marzo 2025 per la crisi del fentanyl verrà dimezzato al 10%, mentre TikTok USA sarà venduto per la maggior parte ad un consorzio di investitori statunitensi e l'algoritmo originale concesso in licenza. Questi accordi in realtà non mettono fine alla rivalità tra USA e Cina, ma sono una momentanea tregua del braccio di ferro tra i due paesi. Il doppio vincolo tra Washington e Pechino è impossibile da sciogliere perché le due potenze dipendono l'una dall'altra pur continuando a pestarsi i piedi a vicenda. Una contraddizione simile al problema degli insiemi che contengono sè stessi, da affrontare quindi con una sintesi di tipo matematico.

Domenica, 02 Novembre 2025

Guerra, debito e bolla finanziaria

La teleriunione di martedì sera è iniziata con alcune considerazioni sulla guerra in Medio Oriente e in Ucraina.

Nonostante la tregua, continuano i bombardamenti nella Striscia di Gaza con decine di vittime e feriti. Israele si trova a gestire una situazione particolarmente complessa, con molteplici fronti potenzialmente attivi che rimangono costantemente a rischio di escalation, come nel caso di Libano o Iran. In seguito al 7 ottobre 2023, Tel Aviv ha cambiato la propria dottrina militare, in passato concentrata sulla difesa del territorio tramite attacchi rapidi e incisivi, e si è impantanata in una serie di conflitti, in corso ormai da due anni, contro attori non facilmente neutralizzabili (Hamas, le milizie in Cisgiordania, gli Houthi ed Hezbollah). Pur essendo uno Stato super armato e tecnologicamente all'avanguardia, Israele è stato colpito nel profondo da Hamas, che ha messo in campo una combinazione di incursioni sul terreno e di blitzkrieg a basso contenuto tecnologico. La Repubblica Islamica dell'Iran, ritenuta dagli Israeliani il centro dell'Asse della Resistenza, non è facilmente rovesciabile, come ha dimostrato la guerra dei 12 giorni nella quale sono dovuti intervenire militarmente e diplomaticamente gli USA, proprio come avvenuto recentemente nella Striscia. A tutto ciò si aggiunge la crescente influenza della Turchia nella regione, in particolare in Siria, ma anche in altri paesi limitrofi come la Libia.

Tutti cantano vittoria, ma tutti affrontano crescenti difficoltà, sia interne che esterne. L'unica che sembra farlo con una qualche ragione è la Russia, impegnata nella guerra in Ucraina. Gli obiettivi dichiarati inizialmente sono stati raggiunti, a tutto svantaggio degli Europei, mentre l'Ucraina si ritrova a fare i conti con i morti, i milioni di profughi e una struttura statale che non esiste più. Non è semplice fare un wargame che inquadri la situazione geopolitica mondiale, perché ci si trova di fronte ad enormi paradossi logici e, tra questi, il fatto che per costruire i moderni sistemi d'arma occidentali servono le terre rare, monopolio della Cina.

Domenica, 26 Ottobre 2025

Guerra, debito, polarizzazioni

La teleriunione di martedì è iniziata riprendendo l'articolo "Wargame. Parte seconda", pubblicato sul numero 51 della rivista.

In quel lavoro abbiamo contrapposto il Partito Azzurro, rappresentante della conservazione, al Partito Arancione, espressione dei manifestanti, in un "gioco" dinamico riguardante un'ipotetica manifestazione dai confini sfumati. Per inibire i comportamenti emergenti dalla piazza, il Partito Azzurro è costretto ad intervenire aggiornando il proprio programma, ma le configurazioni previste sono obsolete, in quanto dettate da una consuetudine che non contempla soluzioni antiforma. Al contrario, il Partito Arancione, opportunamente diretto, può cambiare le regole del gioco.

Le difficoltà rispetto alla lettura della complessità di questo mondo possono essere superate solo da quelle che abbiamo definito macchine per conoscere, ovvero teorie, modelli e schemi.

Il tema del wargame è utile per comprendere le dinamiche e gli sbocchi della guerra guerreggiata. C'è chi esulta per la tregua tra Israele ed Hamas, mediata dagli USA (e che ha già prodotto decine di morti tra i Palestinesi), ma all'orizzonte si prospetta la riapertura del fronte con l'Iran. Il conflitto in Ucraina è tutt'altro che risolto. Il conflitto mondiale in corso non si può combattere con le armi e le dottrine a disposizione, ma le nuove non sono ancora pronte; è impossibile mettere in forma questo tipo di guerra, tanto che i vari think tank che si occupano di analisi geopolitica non riescono a tracciare una dinamica, faticando a comprendere come potrebbe evolvere la situazione mondiale.

Materiale ricevuto

Lavori in corso

Doppia direzione

  • Un volantino contestato
    […] In una parola, io non vi trovo la prospettiva rivoluzionaria marxista. Trovo particolarmente stupefacente che la parola stessa di…
  • L'insurrezione è un'arte
    Ho partecipato a una delle ultime riunioni di n+1 dopo aver partecipato a riunioni di altri raggruppamenti che si rifanno…

Rivista n°57, luglio 2025

copertina n° 57

Editoriale: Illusioni capitalistiche / Articoli: Ideologie di un capitalismo che nega sé stesso - Insiemi, modelli, previsione / Rassegna: Crisi americana, crisi globale - Leone XIV / Recensione: La catastrofe ed il rattoppo / Doppia direzione: Collegamenti a non finire / In memoria di Jacques Camatte

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

Continua a leggere la newsletter 245
Leggi le altre newsletter

Abbonati alla rivista

Per abbonarti (euro 20, minimo 4 numeri) richiedi l'ultimo numero uscito, te lo invieremo gratuitamente con allegato un bollettino di Conto Corrente Postale prestampato.
Scrivi a : mail2

Iscriviti alla newsletter

Iscriviti alla newsletter quindicinale di n+1.

Invia una mail a indirizzo email