92° incontro redazionale, 16-17 dicembre 2023

L'incontro si terrà con il seguente programma (la sequenza delle relazioni potrà variare):

- Determinismo e cibernetica

Nella nostra concezione della storia non sono le idee, le parole o le coscienze a far cambiare radicalmente le epoche. Sono, al contrario, le epoche già mature frutto dello sviluppo della forza produttiva sociale che, dall'interno delle vecchie società, spingono per il cambiamento (o rivoluzione: Marx, Prefazione a Per la critica dell'economia politica). Questo determinismo ci permette di inquadrare come l'estensione della cibernetica alla società intera sia parte della grande rivoluzione (di specie) in corso. I computer simulano e superano la nostra capacità/velocità di calcolo facendosi sempre più piccoli e potenti, non solo fino a diventare organi artificiali del nostro corpo, ma offrendoci la possibilità di diventare neuroni di un cervello sociale. Macchine automatiche ed algoritmi, che funzionano in maniera autonoma, annunciano la società futura più di mille proclami al Santo proletariato.

- Conflitto israelo-palestinese

Il 7 ottobre scorso è iniziato un nuovo episodio del conflitto che da decenni vede impegnati israeliani e palestinesi. È probabile che Israele otterrà un'ennesima vittoria militare che non sarà né definitiva né duratura, dato che le dinamiche presenti al suo interno manifestano una profonda debolezza "strategica". In piena sintonia con il più generale percorso del presente modo di produzione, lo stato israeliano va verso la sua autodistruzione. Questo è un tassello del processo di dissolvimento catastrofico degli stati nazionali, e al contempo è espressione della nuova dimensione assunta dalla guerra tra i maggiori paesi imperialisti. In tale contesto, riesumare parole d'ordine che prospettano la formazione dello stato palestinese in tutte le sue possibili declinazioni è solo la prova della totale estraneità di chi le propone rispetto al "movimento reale".

- Controrivoluzione in Germania - parte II

Nella relazione "Controrivoluzione in Germania", presentata durante l'81° incontro redazionale (2021), abbiamo analizzato gli avvenimenti verificatesi in Germania nel corso del 1919, dimostrando che nell'immediato primo dopoguerra lo stato tedesco non crollò: esso si adoperò con tutta una serie di misure per sostenere le necessità della struttura industriale e bancaria, mettendo in atto, tra gli altri, un intervento di cooptazione dei sindacati al fine di spegnere la spinta rivoluzionaria del proletariato già in armi. La continuazione del lavoro, che presentiamo oggi, tratterà della rivolta di Baviera successiva al putsch di Kapp del 1920, e della fallita insurrezione del marzo 1923. L'esito di qualsiasi progetto dipende non solo dalla coerenza generale del programma rispetto al fine ma deve contenere, in particolare, indicazioni precise rispetto al percorso da seguire. Questo avrebbe dovuto essere il compito di un organismo politico effettivamente rivoluzionario. In Germania, all'epoca, l'assenza di tali condizioni fu prodotto e fattore di una tentata rivoluzione, che fin dal principio proprio per questi motivi non poteva essere all'altezza del proprio compito.

- Prospettiva di lavoro

L'intera mattinata di domenica sarà dedicata alle domande e risposte eventualmente maturate in margine alla riunione.

 

L'incontro redazionale potrà essere seguito attraverso Skype. Per collegarsi inviare una mail all'indirizzo mail3a. L'inizio delle relazioni è previsto per le ore 9 di sabato 16 dicembre.

Rivista n°54, dicembre 2023

copertina n° 54

Editoriale: Reset

Articoli: La rivoluzione anti-entropica
La guerra è già mondiale

Rassegna: Polarizzazione sociale in Francia
Il picco dell'immobiliare cinese

Terra di confine: Macchine che addestrano sè stesse

Recensione: Tendenza #antiwork

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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