62° incontro redazionale, 24-25-26 giugno 2016 Torino

L'incontro si terrà a Torino presso la nuova sede di n+1 con il seguente programma:

- Determinismo e "rovesciamento della prassi"

Il determinismo "fisico" è in qualche modo contraddetto dal "rovesciamento della prassi"? La domanda solleva problemi non da poco, sui quali si sono scornate generazioni di filosofi, di epistemologi e di scienziati. A prima vista sembra infatti che ci sia una differenza fra il determinismo soggiacente a un fenomeno come il moto planetario, preciso o comunque calcolabile nelle sue variazioni in termini di migliaia di anni, e il determinismo soggiacente a fenomeni nei quali la "decisione" soggettiva di individui o gruppi è preponderante. Il "rovesciamento della prassi" è in qualche modo assimilabile al concetto di "libero arbitrio"? Se è così, siamo dunque di fronte a una forma di antideterminismo oppure a un determinismo di tipo diverso rispetto a quello della natura materiale? Il passaggio dal regno della necessità a quello della libertà contraddice la concezione materialistica della storia? Come mai un soggetto collettivo come il Partito potrebbe rovesciare la prassi mentre un carlyliano soggetto individuale no?

- L'uomo è ciò che trasforma

L'uomo è ciò che mangia. La frase lapidaria del materialista Feuerbach ha conservato per due secoli un valore provocatorio contro l'ideologia. Oggi va precisata, come del resto aveva già fatto Engels. Tra i tre milioni e un milione e ottocentomila anni fa la specie umana ha attraversato uno dei salti di fase più rivoluzionari della sua storia: passaggio da una dieta a base di fibre e vegetali ad una a base di carne e proteine animali con relativo salto qualitativo della dotazione tecnica e conseguente trasformazione radicale dell'apparato digerente, di quello masticatorio e della capacità cranica. Recenti ricerche dimostrano però come il vero salto qualitativo sia stato non tanto il passaggio dai vegetali alla carne quanto quello dai cibi così come si trovano in natura a quelli ripuliti, spezzettati, fermentati e, soprattutto, trattati con il fuoco. Il cibo, pertanto, non ha solo una potente valenza biologica, in quanto garante della sussistenza umana in tutte le epoche storiche, ma rappresenta una  componente tecnico-sociale che ha contribuito alla dinamica incessante di rovesciamento della prassi e ha consentito "l'umanizzazione della natura ovvero la naturalizzazione dell'uomo".

- Una società non più comunistica ma non ancora proprietaria e classista: Ebla

Ebla, le cui origini risalgono al 2400 a.C. è conosciuta soprattutto come ricchissima città "commerciale", retta da una monarchia, oculatamente amministrata e capitale di un vasto regno di circa 200.000 abitanti. Ma se guardiamo alla struttura economica scopriamo che il cosiddetto re poteva essere considerato primo fra pari in un gruppo responsabile dell'intera economia basata sulla produzione e distribuzione dei beni, in parte scambiati con altri regni. Il re era tale non per diritto dinastico ma perché scelto a tempo determinato entro tale gruppo; era senza potere nel senso che diamo noi al termine, dato che il suo compito consisteva nell'assicurare la continuità dei meccanismi sociali. Oltre tutto la sua investitura era consentita da una regina che non era sua "moglie" (forse un residuo di matriarcato). Era il garante del benessere della popolazione attraverso 40.000 responsabili di un circuito distributivo capillare. È chiaro che un "distributore" ogni cinque abitanti configura un rapporto diretto tra amministrazione centrale e ultimo beneficiario della distribuzione, verosimilmente i capo-famiglia.

- Prospettive di lavoro

Nel panorama politico, non solo italiano, il lavoro di n+1 è certamente atipico. Non guasta un riassunto del programma alla luce delle Tesi di Napoli: è solo dallo sviluppo qualitativo del lavoro che ci aspettiamo la modifica dei dati quantitativi.

 Leggi il resoconto dell'incontro

 

L'incontro redazionale potrà essere seguito anche attraverso Skype. Chi volesse collegarsi deve inviare la richiesta di contatto al nostro account Skype ennepiuuno. Skype supporta max 25 collegati, pertanto accetteremo le prime 25 richieste di contatto che arriveranno all'account a partire da giovedì 23 giugno.
L'inizio delle relazioni è previsto per le ore 9.00 di sabato 25 giugno.

Rivista n°54, dicembre 2023

copertina n° 54

Editoriale: Reset

Articoli: La rivoluzione anti-entropica
La guerra è già mondiale

Rassegna: Polarizzazione sociale in Francia
Il picco dell'immobiliare cinese

Terra di confine: Macchine che addestrano sè stesse

Recensione: Tendenza #antiwork

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

Continua a leggere la newsletter 245
Leggi le altre newsletter

Abbonati alla rivista

Per abbonarti (euro 20, minimo 4 numeri) richiedi l'ultimo numero uscito, te lo invieremo gratuitamente con allegato un bollettino di Conto Corrente Postale prestampato.
Scrivi a : mail2

Iscriviti alla newsletter

Iscriviti alla newsletter quindicinale di n+1.

Invia una mail a indirizzo email