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Rivista n. 54, dicembre 2023

Editoriale: Reset

Articoli: La rivoluzione anti-entropica
La guerra è già mondiale

Rassegna: Polarizzazione sociale in Francia
Il picco immobiliare cinese

Terra di confine: Macchine che addestrano sè stesse

Recensione: Tendenza #antiwork

Appuntamenti

16/17

Dic

92° incontro redazionale
Temi: Determinismo e cibernetica - Conflitto israelo-palestinese - Controrivoluzione in Germania, parte II >>>

23/24

Set

91° incontro redazionale
Temi: Rovesciamento della prassi e concezione unitaria dell'universo - Le cause e le forme del tracollo >>>

17/18

Giu

90° incontro redazionale
Temi: Sulla spontaneità operaia oggi - Verso un mondo senza lavoro e senza Stato - Prospettiva di lavoro >>>

27

Mag

Conferenza pubblica sulla guerra - Roma
Ci sono varie forme di rappresentazione della guerra in Ucraina e di tutte le guerre in corso nel mondo. >>>

Durante la teleriunione di martedì sera, presenti 17 compagni, abbiamo fatto il punto sulla guerra israelo-palestinese e, più generale, sui problemi che attanagliano il presente modo di produzione.

Il 1° dicembre scorso sono ricominciate le azioni militari dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Dopo il cessate il fuoco, che ha reso possibile lo scambio di prigionieri, il conflitto è ripreso: se nella prima fase l'offensiva di terra si era concentrata sulla parte nord della Striscia, adesso le operazioni si stanno spostando verso sud, anticipate da intensi bombardamenti. Centinaia di migliaia di civili palestinesi, sfollati dal nord, sono in trappola: non possono tornare nelle loro case e i valichi verso Egitto e Israele sono chiusi. Ed ora i raid dell'aviazione israeliana sono diretti proprio nelle zone precedentemente indicate come sicure.

Un carro armato Merkava pesa all'incirca 60 tonnellate e fatica a muoversi in un contesto urbano; per questo motivo, le IDF hanno raso al suolo interi quartieri e praticato lo sgombero forzato di parte della popolazione della Striscia. Le truppe israeliane entrano in un territorio senza civili, vuoto, perlustrando isolato per isolato, zona per zona, per stanare i "terroristi".

Fabio Mini, generale in pensione, in un'intervista su YouTube sostiene che nella Striscia di Gaza Israele sta applicando la "dottrina Dahiya", sperimentata per la prima volta nella guerra del Libano del 2006 durante il conflitto con Hezbollah. Tale dottrina prevede l'impiego di una forza sproporzionata rispetto all'attacco subito, in modo da ristabilire la deterrenza. Attualmente la situazione è ibrida perché il non-stato Hamas attacca lo stato Israele e viceversa. Lo stesso avvenne in Libano, quando l'esercito israeliano si scontrò con il non-stato Hezbollah, che non è solo un movimento islamico e una forza politico-militare, ma anche una rete di welfare per la popolazione, che di conseguenza diventò obiettivo del conflitto perché considerata "radicalizzata".

L'incontro si terrà con il seguente programma (la sequenza delle relazioni potrà variare):

- Determinismo e cibernetica

Nella nostra concezione della storia non sono le idee, le parole o le coscienze a far cambiare radicalmente le epoche. Sono, al contrario, le epoche già mature frutto dello sviluppo della forza produttiva sociale che, dall'interno delle vecchie società, spingono per il cambiamento (o rivoluzione: Marx, Prefazione a Per la critica dell'economia politica). Questo determinismo ci permette di inquadrare come l'estensione della cibernetica alla società intera sia parte della grande rivoluzione (di specie) in corso. I computer simulano e superano la nostra capacità/velocità di calcolo facendosi sempre più piccoli e potenti, non solo fino a diventare organi artificiali del nostro corpo, ma offrendoci la possibilità di diventare neuroni di un cervello sociale. Macchine automatiche ed algoritmi, che funzionano in maniera autonoma, annunciano la società futura più di mille proclami al Santo proletariato.

- Conflitto israelo-palestinese

Il 7 ottobre scorso è iniziato un nuovo episodio del conflitto che da decenni vede impegnati israeliani e palestinesi. È probabile che Israele otterrà un'ennesima vittoria militare che non sarà né definitiva né duratura, dato che le dinamiche presenti al suo interno manifestano una profonda debolezza "strategica". In piena sintonia con il più generale percorso del presente modo di produzione, lo stato israeliano va verso la sua autodistruzione. Questo è un tassello del processo di dissolvimento catastrofico degli stati nazionali, e al contempo è espressione della nuova dimensione assunta dalla guerra tra i maggiori paesi imperialisti. In tale contesto, riesumare parole d'ordine che prospettano la formazione dello stato palestinese in tutte le sue possibili declinazioni è solo la prova della totale estraneità di chi le propone rispetto al "movimento reale".

Venerdì, 01 Dicembre 2023

Un sistema che non conosce sé stesso

La teleriunione di martedì sera, a cui si sono collegati 17 compagni, è iniziata con il commento delle notizie riguardanti OpenAI, uno dei più avanzati laboratori di ricerca nel campo dell'Intelligenza Artificiale (IA).

La startup che ha elaborato ChatGPT ("Chat Generative Pre-trained Transformer"), un sistema linguistico LLM ("Large Language Model") basato sull'apprendimento automatico profondo, recentemente è salita all'onore delle cronache per il licenziamento di uno dei suoi fondatori e CEO, Sam Altman. Da quanto si può leggere sui giornali, sembra che l'allontanamento di Altman ad opera del consiglio di amministrazione rientri nello scontro in atto tra i sostenitori di due diversi approcci nello sviluppo dell'intelligenza artificiale, ed in particolare riguardo allo sviluppo di un nuovo progetto denominato Q*. ChatGPT produce risultati in base ad un calcolo probabilistico, legato alla statistica del linguaggio; Q*, invece, sarebbe un sistema autonomo in grado di "superare gli esseri umani nei compiti con il maggiore impatto a livello economico" (Wired).

Secondo la Reuters, lo scontro verterebbe sulle precauzioni da adottare verso lo sviluppo del progetto: mentre la maggioranza del consiglio di amministrazione richiedeva una maggiore cautela, sembra che Altman spingesse per la sua commercializzazione. Nei giorni successivi al licenziamento, Microsoft, il maggior finanziatore della società, si è fatta avanti per assumere Altman, e più di 700 dipendenti hanno minacciato di andarsene per seguire il loro ex-capo. OpenAI nasce nel 2015 come organizzazione di ricerca senza scopo di lucro; qualche anno più tardi, nel 2019, viene affiancata da un braccio commerciale che si occupa di attrarre gli investimenti e gestire i profitti. All'interno della startup è presente la corrente dell'altruismo efficace, un movimento filosofico che si propone di applicare la ricerca scientifica e la tecnologia per migliorare il mondo, e di mettere in pratica la massimizzazione dei profitti per incentivare le donazioni economiche a favore dei problemi sociali.

Materiale ricevuto

Lavori in corso

  • Il Sole
    ("Sole" - voce per un futuro dizionario comunista) Se sotto le spoglie degli squallidi santi…
  • Cercando un altro Egitto
    Nel giorno settimo del mese di novembre dell 'anno duemila Per l'intelligenza della discussione sull'imperialismo…

Doppia direzione

Rivista n°54, dicembre 2023

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Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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