Sulle basi materiali che anticipano il comunismo

Introduzione La relazione si ricollega a quella presentata a marzo, durante il 61° incontro redazionale, sulla serie di opuscoli pubblicati dal Sole24Ore sulle 15 grandi trasformazioni tecnologiche-economiche-culturali del nostro tempo, intitolata Lezioni di futuro. Negli opuscoli il giornale di Confindustria dava molto spazio all'automazione, la robotica, la smaterializzazione dei prodotti, ecc., e l'entusiasmo per questi temi risultava quantomeno strano dato che, ormai è risaputo, l'insieme di questa modernità tecnico-scientifica sta erodendo le basi fondamentali su cui si regge il capitalismo. E' tutto un mondo che si muove al ritmo di un fenomeno che non è più adeguato chiamare innovazione; ogni…
Il robot Pippo e l'altra Italia di Roberto Napoletano, 26 novembre 2015 "Per raccontarvi il sogno italiano di Pippo ci siamo affidati al nostro Piero Angela, che è Luca De Biase, e a un team straordinario qual è quello di Nòva24, e vi vogliamo guidare da oggi per quindici giovedì consecutivi in un viaggio nel futuro che è già dentro le vostre case e i vostri pensieri, al lavoro e in famiglia, ma senza che ce ne rendiamo fino in fondo conto e, soprattutto, senza percepire quanto potrà ancora di più incidere questo pezzo di futuro, con le sue invenzioni…
Blockchain: un sistema decentrato e disintermediato per lo scambio tra pari L'opuscolo della serie Lezioni di futuro dedicato alla moneta virtuale si apre con un'interessante premessa: le ricerche etnografiche lasciano presumere che la scrittura potrebbe essere nata 5000 anni fa in Mesopotamia per tenere traccia degli scambi delle merci e cioè per rispondere alla necessità di registrare e verificare i primi rapporti economici tra esseri umani. Nel n°27 della rivista, sulla prima grande transizione dalle società comunistiche originarie alle società di classe, abbiamo descritto le prime attestazioni di "gestione amministrativa" centralizzata che compaiono nella cosiddetta Mezzaluna fertile nel settimo-sesto Millennio…
Questa parte è un semilavorato da ampliare e da collegare con gli assunti della prima parte. Un ulteriore collegamento è da operare con l'ultima parte sui testi di Bucharin e Preobrazenskij attraverso l'osservazione basilare che il mondo capitalistico rappresenta l'espressione massima della divisione del lavoro e nello stesso tempo il suo superamento in atto (livellamento dei saggi e delle differenze produttive fra le aree del pianeta). Il comunismo in divenire esclude la nozione di isolamento implicita nella formula del "socialismo in un paese solo".
Marx sulla divisione del lavoro La differenza tra i gruppi di uomini e la prima manifestazione della divisione del lavoro ha permesso/causato il processo di differenziazione dell'uomo dal resto del regno animale. Il comunismo presente nel processo produttivo capitalistico (socializzazione dell'intera produzione mondiale) non può essere disgiunto dalle estreme conseguenze riguardanti la divisione del lavoro (e sua ricomposizione). Sono qui raccolte tutte le citazioni presenti sui tre libri del Capitale. Ovviamente non sono da pubblicare né da utilizzare tutte. Occorre qualche coraggioso che le raggruppi per tema omogeneo e che le scremi abbondantemente redigendo un testo fedele ad esse (come…
La questione come posta da Marx ed Engels Riunione del 22 maggio 1998 Questa è una riunione tenuta a Torino e sbobinata così com'era, quindi senza modifiche specifiche per l'utilizzo nel lavoro comune. La prima parte, storica, si può adattare per un capitolo in questa posizione. La seconda parte, con gli schemi, può essere adattata per il capitolo 7 che è appunto sugli schemi illustrativi, con le elucubrazioni di Venezia sulla topologia e altri ancora da verificare. L'ultima parte è assolutamente grezza.
Note sulla polemica con Preobrazenskji Tutta la lettura del testo di Bucharin dovrebbe essere ripresa tenendo presenti queste parole di Lenin: Bucharin "molto spesso, troppo spesso (...) cade nello scolasticismo terminologico (...) che contrasta con il materialismo dialettico (...), nell'idealismo, Di qui proprio una serie di inesattezze teoriche (...), di rimasticature scientifiche, di nobili sciocchezze accademiche (lo scolasticismo terminologico è fonte di errori), Il libro sarebbe del tutto eccellente se l'autore eliminasse nella seconda edizione i sottotitoli, eliminasse venti o trenta pagine di fatti (...) Allora l'inizio prolisso e non buono del libro migliorerebbe, diventerebbe più asciutto, più robusto, si…
Qui sono possibili diversi schemi oltre a quello topologico su cui Venezia si diffonde e da cui si può trarre spunto. E' possibile uno schema basato sul secondo principio della termodinamica; uno tratto dai diagrammi di Bucharin ed esteso alle osservazioni insiemistiche sui "contorni" e sugli insiemi "fuzzy", che escludono isole pure e indipendenti dall'ambiente (e viceversa); un altro basato sull'estensione dello schema marxiano della centralizzazione (che oltre ad essere una contraddizione con l'accumulazione è anche un bell'esempio di estrema socializzazione del processo produttivo, il quale si spinge all'esterno della fabbrica). TOPOLOGIA Il comunismo per noi non è un atto…
Appunti di Venezia ispirati dalla lettura di un opuscolo dell'ex partito e da alcuni brani dell'ultimo libro di Roger Dangeville. Qui viene introdotto un po' di sfuggita il tema fondamentale della divisione del lavoro che sarà svolta nel capitolo successivo in modo approfondito. "E' davvero così assurdo immaginare di poter fare a meno progressivamente del mercato alla scala del pianeta, amministrando centralmente la produzione ed il consumo di tutta l'umanità?". E', questa, una domanda tutt'altro che retorica che poneva il raggruppamento (definentesi "Partito Comunista Internazionale") "Programma Comunista", in un suo Manifesto del 1981, dal titolo: "Dalla crisi della società borghese…
Questi sono appunti di Venezia che possono essere legati al brano successivo (altri appunti, questa volta di Torino, per una riunione sul comunismo tenuta dopo le perplessità dei compagni di Roma in vista dell'incontro di Giugno). (I° col.) Citando la lettera 30 si parla di "tendenze". No, non sono solo "tendenze". Qualsiasi donna tende (ha la possibilità) ad essere madre: ciò non significa che sia già madre o che sia incinta. Una donna incinta non tende ... E' madre incinta. L'essere incinta non significa tanto - o non solo - che tende ad avere un bambino. Significa soprattutto che porta…
Cap. VI - Duplice natura del processo produttivo. Per poter andare avanti col nostro lavoro, dobbiamo vedere sotto esatta luce l'affermazione appena fatta: ossia che la cooperazione è "soltanto un modo particolare d'esistenza del capitale". Questa affermazione sta ad indicare che nella presente società, l'unione di molti operai - tale da dar vita all' operaio complessivo sociale - aumenta la forza produttiva del lavoro più che nei precedenti modi di produzione, e che questa forza produttiva nuova non va a vantaggio dei bisogni reali dell'umanità, bensì a vantaggio del capitale. Quando si dice che la cooperazione è soltanto un modo…
(Semilavorato generale) In una cornice come questa sono sempre contenuti i commenti che serviranno per strutturare il testo definitivo sulla base del materiale oggi esistente (16 sett. 1998). Lo schema generale del libro è (per adesso): 1) Prefazione (file socprod.doc);2) Il comunismo esiste già all'interno del... (file socprod.doc);3) Il comunismo come divenire permanente (file riumag98.doc); 4) Il materialismo esclude la creazione... (file riugiu98.doc); 5) Mercato, divisione del lavoro e transizione... (file notroger.doc); 6) Divisione e ricomposizione storica del lavoro (file divislav.doc); 7) Schemi dimostrativi dell'assunto di Marx... (file topos.doc ecc.); 8) Bucharin e il periodo di trasformazione (file bucharob.doc); 9)…

Rivista n°54, dicembre 2023

copertina n° 54

Editoriale: Reset

Articoli: La rivoluzione anti-entropica
La guerra è già mondiale

Rassegna: Polarizzazione sociale in Francia
Il picco dell'immobiliare cinese

Terra di confine: Macchine che addestrano sè stesse

Recensione: Tendenza #antiwork

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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