Teleriunioni aprile 2014

Lo sostiene Bernardo Gutiérrez sulla base dello studio World Protests 2006-2013: le 843 rivolte scoppiate nel mondo negli ultimi otto anni fanno del periodo storico che stiamo attraversando quello più agitato della storia, in cui si fa spazio un nuovo concetto di rivoluzione e compare sulla scena un nuovo soggetto politico. Durante la teleconferenza di martedì sera, a cui hanno partecipato 15 compagni, abbiamo avuto modo di commentare l'interessante articolo dello scrittore e giornalista spagnolo. Il documento a cui si fa riferimento lungo tutto lo scritto propone un'analisi dettagliata delle…

Ucraina è il mondo

Pubblicato in Teleriunioni aprile 2014 Domenica, 27 Aprile 2014
Durante la teleconferenza di martedì sera abbiamo ripreso la discussione su quanto sta accadendo in Ucraina. La vicenda va inquadrata come un aspetto particolare della politiguerra americana, e la rilettura di alcuni passi dell'articolo Dall'equilibrio del terrore al terrore dell'equilibrio (n+1, n° 21) aiuta ad approfondirne alcune caratteristiche. La diplomazia internazionale, riunitasi a Ginevra nel tentativo di stabilizzare la situazione ucraina, sembra non essere riuscita a porre un freno alle dinamiche venute a galla con gli scontri di piazza Maidan. Qualche giorno fa Putin ha promulgato una legge che facilita il…

Rete neuronale globale

Pubblicato in Teleriunioni aprile 2014 Venerdì, 18 Aprile 2014
La teleconferenza di martedì sera, a cui hanno partecipato 15 compagni, è iniziata dal commento all'articolo di Jeremy Rifkin pubblicato sul blog dell'Huffington Post il 7 aprile scorso, e intitolato The Internet of Things: Monopoly Capitalism vs. Collaborative Commons. Le innovazioni tecnologiche introdotte nell'ultimo quarto di secolo hanno avuto effetti estremamente dirompenti nella società. Del passaggio dalla società del possesso a quella dell'accesso, e di altri temi cari a Rifkin, abbiamo parlato diffusamente qualche settimana fa in occasione della lettura di un altro suo articolo. In questo testo, un estratto…

Positivismo "comunista"

Pubblicato in Teleriunioni aprile 2014 Sabato, 12 Aprile 2014
La teleconferenza di martedì sera, connessi 15 compagni, è iniziata dalla lettura e dall'analisi di un vecchio articolo di Lev Trotsky, Arte rivoluzionaria e arte socialista (1923), tratto da Per conoscere Trotsky, un'antologia delle opere a cura di Livio Maitan (Oscar Mondadori, 1972). Lo scritto, redatto quasi come un manifesto contro il sorgere della controrivoluzione stalinista che proprio in quegli anni cominciava a manifestarsi con l'annesso travisamento dei postulati rivoluzionari, si sofferma sulla prefigurazione della società futura. L'intento è chiaro: parlare del domani per criticare il presente. Peccato che il domani…

Occupy the commons

Pubblicato in Teleriunioni aprile 2014 Sabato, 05 Aprile 2014
Durante la teleconferenza di martedì sera, a cui si sono collegati 18 compagni, si è affrontato il tema dei beni comuni. Nel discorso tenuto ai manifestanti di Zuccotti Park, il 9 ottobre 2011, Slavoj Žižek ha affermato: "L'unico senso in cui noi siamo comunisti è che ci preoccupiamo per i beni comuni, i beni comuni della natura, i beni comuni della conoscenza che sono privatizzati dalla proprietà intellettuale, i beni comuni della biogenetica, per questo e solo per questo dovremmo combattere. Il comunismo è fallito assolutamente, ma i problemi dei…

Rivista n°56, dicembre 2024

copertina n° 56

Editoriale: I limiti dell'… inviluppo / Articoli: Il gemello digitale - L'intelligenza al tempo dei Big Data - Donald Trump e il governo del mondo / Rassegna: Il grande malato d'Europa - Il vertice di Kazan - Difendono l'economia, preparano la guerra / Recensione: Ciò che sembrava un mezzo è diventato lo scopo / Doppia direzione: Il lavoro da svolgere oggi - Modo di produzione asiatico? - Un rinnovato interesse per la storia della Sinistra Comunista - Isolazionismo americano post-elettorale?

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Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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