La Sinistra Comunista ha sempre lottato contro la proprietà intellettuale, la peggior forma di proprietà esistente. In particolare Amadeo Bordiga ha condotto su questo tema una battaglia spietata:
"Io non voglio che si getti in commercio il nome di Bordiga, stupida esca davvero per chi la porga e chi abbocchi, e sono certo che non si farà nemmeno dopo la mia morte. Chi non capisce il perché, non ha capito un rigo di tutti i testi e la storia della Sinistra. Alla data della morte io penso con serenità e lascio ai superstiziosi gli scongiuri. Non temo di morire, ma che si rincoglionisca tutto il movimento per commemorarmi, questo sì. Sebbene io abbia deciso di non lasciare testamenti di nessun genere, mi costringete a pensare alle misure che posso prendere per impedire tale superputtanata. Dispongo che chiunque possa usufruire gratis dei testi alla condizione che non vi sia il nome Bordiga. Un problema in prassi borghese e in prassi comunista. Se foste tutti maturi davvero questa preoccupazione potrei non averla: ma scorgo le debolezze. Se violo diritti della Storia, ebbene, di lei soprattutto mi fotto". (16 novembre 1962).
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