Informazioni aggiuntive

  • Resoconto teleriunione  6 novembre 2018

Rovesciamento della prassi

La teleconferenza di martedì sera, presenti 9 compagni, è iniziata con la segnalazione dell'assemblea europea dei rider avvenuta lo scorso 25 e 26 ottobre a Bruxelles. Circa 60 fattorini, impiegati presso aziende del food delivery quali Deliveroo, UberEats, Glovo e Foodora, e provenienti da Spagna, Italia, Francia, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera, Norvegia, Finlandia, Germania, si sono dati appuntamento nella capitale belga per dar vita a un coordinamento di lotta (Transnational Courier Federation). Dalle prime mobilitazioni del 2016 a Londra, il settore ha visto un continuo di scioperi e manifestazioni che hanno coinvolto sempre più paesi, fino a lambire Cina, Hong Kong e Australia. Durante l'incontro di Bruxelles i precari hanno scambiato informazioni sulle rispettive lotte e hanno lanciato uno sciopero europeo per il prossimo 1° dicembre. Il comunicato ufficiale si chiude con queste parole:

"La lotta contro lo sfruttamento tramite piattaforme di consegna non può essere effettuata all'interno del quadro nazionale. Queste multinazionali si basano sull'elevato tasso di disoccupazione giovanile, le difficoltà per coloro che sono senza documenti di trovare lavoro per trarne profitto. L'approccio internazionalista attorno al quale si costituisce questa federazione rappresenta un passo in avanti per la nostra classe. Mentre il nazionalismo sta guadagnando terreno in Europa e le organizzazioni, anche di sinistra, hanno ripreso il discorso nauseante sui confini, noi rider abbiamo deciso di organizzarci contro queste operazioni e gridare a gran voce che i confini non ci dividono: fattorini di tutti i paesi unitevi!"

Effettivamente si tratta di qualche decina di migliaia di lavoratori "confinati" in un segmento del mondo del lavoro, eppure è notevole la velocità con cui certi processi organizzativi si sono manifestati. I lavoratori della gig-economy, presentati dalle aziende come indipendenti, autonomi e alle prese con un "lavoretto" per pagarsi gli studi, in verità sono proletari senza prospettive per il futuro che non riescono ad arrivare a fine mese. Il vecchio modello lavorativo, che implicava le tutele sindacali, la contrattazione e una serie di garanzie che imbrigliavano la lotta, è stato spazzato via, sostituito dall'impossibilità reale di ottenere qualcosa di stabile in questa società e quindi dal bisogno di organizzarsi autonomamente, in termini di classe contro classe. Ciò ricorda molto 99 Picket Lines, la piattaforma di lotta nata sull'onda del movimento Occupy Wall Street, che organizzava picchetti volanti a New York, magari in luoghi di lavoro precari dove non erano presenti i sindacati.

I rider sono costretti ad organizzarsi territorialmente dato che il luogo di lavoro non esiste più e i mezzi di lavoro, bici, smartphone o auto, non sono forniti dall'azienda ma sono di proprietà dei lavoratori stessi. La piattaforma di consegna del cibo a domicilio Deliveroo, oltre a ricevere e smistare ordini attraverso la Rete, processa una tale quantità di dati da riuscire a mappare le città in cui opera secondo le abitudini e le preferenze alimentari dei consumatori. L'utilizzo dei Big Data le ha consentito di costruire le dark kitchen, delle grandi cucine attrezzate che si occupano della produzione del cibo bypassando i ristoranti e le pizzerie. Uber, la società di coordinamento dei trasporti su veicoli privati, si presenterà in borsa il prossimo anno e i due giganti della finanza Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno calcolato che potrebbe "valere" 120 miliardi di dollari, tanto quanto FCA, Ford e General Motors messe insieme. L'autonomizzazione del Capitale procede a passo spedito e ha conseguenze pratiche sulle lotte dei lavoratori. Lenin parlava di spontaneità operaia basata sull'organizzazione dell'industria degli inizi del '900: grandi concentrazioni industriali dove gli operai lavoravano gomito a gomito. Oggi il modo di produzione capitalistico è retificato e ultra-socializzato, e i proletari non possono che imboccare determinate "strade" organizzative che li condurranno verso delle biforcazioni. Il movimento avanza incurante della coscienza che gli individui o i gruppi hanno di sé stessi in un questo o quel momento.

Come i batteri rispondono a informazioni semplici per procacciarci il cibo, così la nostra specie è co-evoluta con l'ambiente che gli sta intorno partendo da un meccanismo conoscitivo di tipo elementare. La mente è emersa da processi non intenzionali della selezione naturale: è quanto troviamo scritto in Dai batteri a Bach. Come evolve la mente, l'ultimo saggio di Daniel Dennett in cui il neuro-filosofo americano si interroga sull'origine della mente, partendo dall'ipotesi che i memi, i bit d'informazione che viaggiano da uomo a uomo, siano elementi impalpabili di evoluzione extra biologica.

Richard Dawkins definisce il meme come un'unità di informazione autopropagantesi, una struttura che si diffonde attraverso dei simboli o dei messaggi provocando effetti materiali. Dennett si spinge a formulare una teoria della conoscenza che, pur partendo da premesse differenti, arriva alle nostre stesse conclusioni (vedi la rivista monografica "Per una teoria rivoluzionaria della conoscenza"). L'elemento comune è il seguente: nella struttura delle relazioni tra gli elementi che collegano la specie umana (siano essi geni o memi), c'è molto meno progetto e volontà di quanto si possa credere, e una vera conoscenza è impossibile se non si arriva a definire come fa, biologicamente, l'uomo a conoscere. La mente che cos'è?

La Natura è composta da strutture frattali che si ritrovano nel microrganismo più semplice come nelle forme più complesse di società, fino alle nostre capacità intellettive, che rappresentano una combinazione tra casualità e mutazione. Lo sviluppo del partito della rivoluzione soggiace alle stesse leggi dell'auto-organizzazione (Stuart Kauffman), come scritto nelle Tesi sulla tattica (Roma, marzo 1922), eppure, anche in ambienti che si richiamano alla Sinistra Comunista "italiana", si basa tutto sulla volontà ignorando che i grandi movimenti sociali vengono scatenati da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. La nostra corrente ci ha lasciato potenti strumenti teorici a disposizione; tra questi lo schema di rovesciamento della prassi presente in Teoria e azione nella dottrina marxista (1951) da cui si deduce che nella dinamica delle rivoluzioni prima c'è una spinta inconscia che parte dalle masse e, dopo alcuni passaggi organizzativi, al termine del processo, il rovesciamento della prassi per opera del partito:

"Nel singolo individuo (e quindi anche nel singolo proletario) non è la coscienza teorica a determinare la volontà di agire sull'ambiente esterno, ma avviene l'opposto, come mostra lo schema con frecce dirette dal basso verso l'alto: la spinta del bisogno fisico determina, attraverso l'interesse economico, un'azione non cosciente, e solo molto dopo l'azione ne avviene la critica e la teoria per intervento di altri fattori. [...] Il rapporto dialettico sta nel fatto che in tanto il partito rivoluzionario è un fattore cosciente e volontario degli eventi, in quanto è anche un risultato di essi e del conflitto che essi contengono fra antiche forme di produzione e nuove forze produttive. Tale funzione teorica ed attiva del partito cadrebbe però se si troncassero i suoi legami materiali con l'apporto dell'ambiente sociale, della primordiale, materiale e fisica lotta di classe."

Per non rimanere invischiati nelle eterne questioni (sindacale, nazionale, ecc.) serve una bussola, una teoria rivoluzionaria della conoscenza che spazi dalla "fisica della storia" alla cibernetica, dalla complessità alle teorie del caos, tutte discipline imparentate. Le idee politiche, le religioni e le ideologie rispondono alle stesse leggi della biologia perché sono biologiche. A tal proposito, è interessante studiare la dinamica evolutiva di Wikipedia, questa potente manifestazione del cervello sociale. Al suo esordio era snobbata perché considerata poco precisa, con voci scritte da anonimi partecipanti al progetto. Adesso sta diventando un punto di riferimento anche per i grandi filosofi e le università. Una grande vittoria dell'auto-organizzazione.

Abbiamo concluso la teleconferenza notando che la borghesia sta fallendo anche nei tentativi di conquista di Marte. Il programma per la costruzione di navette che sostituiscano le Soyuz russe non sta funzionando, il governo americano non ha più risorse e lo spazio intorno alla Terra è una discarica stracolma di rifiuti. La Stazione Spaziale Internazionale, distante solo qualche centinaio di km dalla Terra, è difficile da pulire e manutenere e si sta pensando ad abbandonare il progetto. Le prospettive di conquista del Pianeta Rosso si devono ridimensionare, comprese le promesse gite dei ricchi intorno alla Terra.

Articoli correlati (da tag)

  • Dinamica di classe

    Durante la teleriunione di martedì sera, a cui hanno partecipato 15 compagni, abbiamo parlato del Primo Maggio nel mondo con particolare riferimento a quanto successo in Francia.

    Nel paese vi sono state manifestazioni in più di 200 città e si stima siano scesi in piazza circa 2,5 milioni di persone. Secondo quanto dichiarato dal ministro dell'Interno Gérald Darmanin, sono stati 540 i manifestanti fermati e 406 i poliziotti feriti durante la mobilitazione, che si inserisce in un contesto di scioperi e lotte contro la legge sulle pensioni in corso da mesi. Sulla spinta della base, i sindacati francesi sono stati costretti a muoversi unitariamente, si è dunque costituita una struttura intersindacale che ha indetto la quattordicesima giornata di protesta per il prossimo 6 giugno.

    Nei video che circolano in Rete si nota l'utilizzo da parte delle forze dell'ordine di mezzi e tecniche di guerra, ad esempio i droni. Ma strumenti del genere sono stati usati dagli stessi manifestanti che hanno usato aeromobili a pilotaggio remoto per controllare i movimenti dell'avversario (come successo a Varsavia al tempo delle manifestazioni di Occupy). La polizia francese, oltre a lacrimogeni, spray urticanti e proiettili di gomma, fa ampio uso di granate esplosive che sono classificate come armi da guerra. Durante le recenti manifestazioni ecologiste contro il bacino idrico di Sainte-Soline, due persone sono finite in coma e centinaia sono rimaste ferite.

  • Guerra civile, polarizzazione sociale e intelligenza artificiale

    La teleconferenza di martedì sera, presenti 13 compagni, è iniziata riprendendo gli argomenti trattati nelle scorse teleconferenze.

    L'Economist, che utilizziamo come serbatoio da cui prendere dati e informazioni utili per il lavoro, afferma che da circa dieci giorni è scoppiata in Sudan una guerra civile ("In Sudan and beyond, the trend towards global peace has been reversed"). In realtà, il paese africano è in una fase di conflitto permanente dalla data della sua indipendenza, il 1956. Ufficialmente il conflitto vede contrapporsi un generale dell'esercito regolare e un generale delle milizie paramilitari, ma in effetti si tratta di uno scontro tra due fazioni interne allo Stato rapidamente trasformatosi in guerra guerreggiata, con la chiusura delle maggiori ambasciate e la fuga del personale straniero.

    Sempre secondo il settimanale inglese, le guerre civili tendono a durare sempre più a lungo e diventano sempre più difficili da risolvere, anche perché si diffondono negli stati più poveri, in via di dissoluzione, sottoposti a notevoli pressioni interne ed esterne. In Sudan, sin dall'inizio dell'attuale conflitto, è stato chiaro che vi erano intrecci tra interessi locali dei signori della guerra e interessi internazionali.

  • La macchina inizia a pensare?

    La teleconferenza di martedì 14 febbraio, presenti 18 compagni, è iniziata riprendendo quanto avevamo detto la volta scorsa in merito all'intelligenza artificiale ed in particolar modo ai test condotti con ChatGPT.

    ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer), salito recentemente all'onore delle cronache, è un prototipo di chatbot basato su intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, un'organizzazione "senza fini di lucro" finalizzata alla ricerca sul campo che vede tra i fondatori Elon Musk e Sam Altman. Il programma, addestrato su un ampio insieme di dati pubblicamente disponibile e perfezionato manualmente da addestratori umani, riesce a rispondere a svariate domande, apprendendo ulterioriormente dalle stesse interazioni con gli utenti. Federico Rampini, nella sua ultima newsletter, afferma che il test condotto con l'applicazione è stato positivo, in quanto l'intelligenza artificiale avrebbe soddisfatto le sue aspettative generando un breve saggio secondo le indicazioni fornite : "ChatGPT sforna frasi a un ritmo folle. Il mio testo sarebbe migliore del suo, ma anziché cinque minuti ci metterei cinque ore o forse cinque giorni, calcolando anche il tempo per fare ricerche e scovare materiale originale."

Rivista n°52, dicembre 2022

copertina n°52

Editoriale: Niente di nuovo sul fronte orientale

Articoli: La malattia non esiste, parte prima - Un sistema che ingegnerizza sé stesso? - La riduzione dell'orario di lavoro non è più un tabù

Rassegna: L'ennesima conferenza sul clima - Polarizzazione crescente - Pericolose tempeste"

Recensione: Gaia, le macchine autoreplicanti e l'intelligenza collettiva

Doppia direzione: Più "avanzato" Lenin o Bogdanov? - Cooperazione e sostegno

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

Continua a leggere la newsletter 245
Leggi le altre newsletter

Abbonati alla rivista

Per abbonarti (euro 20, minimo 4 numeri) richiedi l'ultimo numero uscito, te lo invieremo gratuitamente con allegato un bollettino di Conto Corrente Postale prestampato.
Scrivi a : mail2

Iscriviti alla newsletter

Iscriviti alla newsletter quindicinale di n+1.

Invia una mail a indirizzo email