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  • Resoconto teleriunione  29 ottobre 2024

Captare i segnali di futuro

La teleriunione di martedì sera è iniziata facendo il punto sulla crisi automobilistica tedesca.

Ad agosto, in tutti i paesi del vecchio continente, le immatricolazioni hanno subito un calo: rispetto allo stesso mese dell'anno precedente sono scese del 16,5%, e rispetto al 2019 hanno registrato un crollo quasi del 30%. In Germania, nell'agosto 2024, le vendite di automobili elettriche sono calate del 68%, anche a causa della fine dei sostegni statali. Tutti i produttori sono in difficoltà a causa della concorrenza della Cina, che riesce a mantenere bassi i costi di produzione grazie ai sussidi statali. La crisi riguarda Volkswagen, Mercedes, Porsche, Audi. Ma non è la crisi del settore dell'automobile a determinarne una crisi generale; al contrario, è la crisi di sovrapproduzione mondiale a manifestarsi anche in questo settore.

Le prospettive di chiusura degli stabilimenti e la riduzione dei posti di lavoro hanno portato a scioperi e manifestazioni in Germania. Il paese, considerato la locomotiva economica d'Europa, ha attraversato un lungo periodo di relativa pace sociale. La Mitbestimmung, cogestione in italiano, prevede la collaborazione fra operai e padroni, sancita dalla natura corporativa dei sindacati esistenti. Il fascismo non è una forma di governo tipica prima dell'Italia e poi della Germania ("La socializzazione fascista ed il comunismo"), ma un cambiamento del capitalismo avvenuto a livello globale, con l'Italia che ha fatto da pilota e subito seguita dal New Deal negli USA, dal nazismo in Germania e dalla controrivoluzione stalinista in Russia. Il fascismo rappresenta un determinato stadio di sviluppo delle forze produttive che richiede che l'economia regoli sé stessa per mezzo degli interventi dello Stato: la Tennessee Valley Autority negli USA, le bonifiche dell'Agro Pontino in Italia, la costruzione della diga sul Dnepr in Unione Sovietica e la rete autostradale in Germania (Autobahn) avevano il chiaro obiettivo di modernizzare le infrastrutture pubbliche. La nuova autostrada tedesca aveva bisogno di una vettura del popolo, e si cominciò a produrre la Volskwagen. Così facendo, si diede lavoro a migliaia di disoccupati (conquistandoli al regime) e si rilanciò l'economia nazionale. Il corporativismo nazista viene rifiutato politicamente dalla Germania democratica, ma l'impianto economico sopravvive con la cogestione.

Gli imprenditori occidentali negli ultimi decenni hanno delocalizzato le produzioni all'Est dato che il costo del lavoro era più basso; così facendo, hanno sviluppato tecnologie e know how in quei luoghi. Il pianeta è piccolo: la sovrapproduzione di capitale significa anche invasione, con le proprie merci, dei mercati altrui, e viceversa. Da questo punto di vista, il settore dell'automobile è tra i più colpiti e a saltare potrebbe essere l'intero meccanismo della cogestione in Germania con conseguenze sociali e politiche di ampio respiro. Quando si scardinano determinati equilibri, possono mettersi in moto processi di lotta e di autorganizzazione che rompono le gabbie sindacali.

A proposito di mutati equilibri, al vertice di Kazan in Russia sono stati discussi diversi temi, tra i quali una possibile alternativa al dollaro. In origine i BRICS erano Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica; ora il club si è allargato con l'ingresso, da gennaio 2024, di Iran, Egitto, Arabia Saudita (che non ha ancora completato il processo di adesione), Etiopia ed Emirati Arabi Uniti, e altri paesi hanno chiesto di poter partecipare ai lavori (tra cui Turchia e Argentina). I rapporti tra Cina e India non sono tra i migliori: l'India fa parte del "Dialogo quadrilaterale di sicurezza", un coordinamento strategico informale tra Australia, Giappone, India e Stati Uniti con lo scopo dichiarato di contenere l'espansionismo cinese nella regione dell'Indo-Pacifico. L'intento dell'incontro di Kazan è di rafforzare il multipolarismo e la cooperazione con i paesi emergenti membri. Al vertice si è discussa la proposta di basare gli scambi su criptovalute e blockchain, riducendo la dipendenza dal dollaro. Nel libro L'arco dell'impero. Con la Cina e gli Stati Uniti alle estremità, il generale cinese Qiao Liang sostiene che lo sviluppo di Internet "ha reso il denaro molto elettronico (lo sta 'demonetizzando') e sta eliminando il denaro fisico attraverso il consumo online e le transazioni a distanza. Forse in un futuro non troppo lontano avremo un mondo senza soldi, e allora 'se la pelle non esiste, a cosa sono attaccati i capelli?'"

Secondo The Economist ("Putin's plan to dethrone the dollar"), il tema principale affrontato durante l'incontro di Kazan è stato il ripensamento della struttura finanziaria mondiale: sebbene le banche centrali abbiano diversificato i loro investimenti (anche in oro), circa il 58% delle riserve in valuta estera è in dollari e ciò pone le banche americane al centro dei sistemi di pagamento mondiali. Centralità che comincia a stare stretta al resto mondo.

Gli USA devono fronteggiare grandi sfide provenienti dall'esterno ma anche dall'interno. Il peggior nemico dell'America è sé stessa. Limes ha aperto sul sito una rubrica che si intitola "Fiamme americane", nella quale vengono riportati tutti i problemi interni agli Stati Uniti, dalle difficoltà di arruolamento dell'esercito, alla crisi dell'università, fino alla polarizzazione politica. A ciò possiamo aggiungere l'aumento del numero dei morti per armi da fuoco, dei suicidi, del consumo di droga, dell'abuso di farmaci e la pandemia di obesità. Il quadro che ne esce è quello di un paese sull'orlo del baratro. Non sappiamo quale sarà il granello di sabbia che provocherà la valanga, potrebbe trattarsi della crisi dell'automobile oppure del risultato di una consultazione elettorale; quello che sappiamo è che il grande crollo si sta preparando e riguarderà tutto il mondo capitalistico. Meccanismi di disgregazione sistemica si stanno mettendo in moto.

In Italia, il Movimento 5 Stelle è in preda allo scontro tra il presidente Giuseppe Conte e il fondatore e padre nobile del moviemento Beppe Grillo, che afferma di non riconoscersi più nell'attuale partito auspicandone l'estinzione. Il M5S si proponeva di entrare in parlamento per aprirlo come una scatoletta di tonno ed invece è avvenuto il contrario. Un'ulteriore dimostrazione che non si può cambiare il sistema dall'interno.

Sempre restando in Italia, si è accennato alle notizie riguardo il furto di dati sensibili. Settori della borghesia utilizzano Internet per ricattare altri settori: oltre 800mila sarebbero gli spiati, tra cui politici e personaggi dello spettacolo. La guerra di tutti contro tutti è diventata sistema. Il fenomeno hacker, che ora è sinonimo di spionaggio, alle origini era riferito a coloro che se ne intendevano di reti e codici. Internet è nata in ambito militare e coinvolgeva solo gli addetti ai lavori; con i successivi sviluppi, è diventato un vero e proprio campo di battaglia, una minera di dati che nell'epoca dell'informazione risultano fondamentali.

In chiusura di teleconferenza si è fatto riferimento alle ultime corrispondenze con i lettori, per la maggior parte giovani che chiedono come poter partecipare al lavoro di n+1. Chi ci scrive è interessato, più che alle solite questioni (sindacale, nazionale, ecc.), retaggio della Terza Internazionale, a temi scientifici come le transizioni di fase, il libero arbitrio, l'entropia, la complessità. Insomma, come abbiamo scritto in una "doppia direzione" di qualche anno fa, il partito storico si forma e si sviluppa a rete, basta avere antenne sintonizzate sulla lunghezza d'onda giusta per captarne i segnali.

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Rivista n°56, dicembre 2024

copertina n° 56

Editoriale: I limiti dell'… inviluppo / Articoli: Il gemello digitale - L'intelligenza al tempo dei Big Data - Donald Trump e il governo del mondo / Rassegna: Il grande malato d'Europa - Il vertice di Kazan - Difendono l'economia, preparano la guerra / Recensione: Ciò che sembrava un mezzo è diventato lo scopo / Doppia direzione: Il lavoro da svolgere oggi - Modo di produzione asiatico? - Un rinnovato interesse per la storia della Sinistra Comunista - Isolazionismo americano post-elettorale?

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