98° incontro redazionale, 21-22 giugno 2025

L'incontro si terrà con il seguente programma (la sequenza delle relazioni potrà variare):

- Il punto sulla situazione mondiale (crisi di accumulazione, guerre, ecc.)

- La politiguerra americana in lotta contro sé stessa (ovvero come il capitale si auto nega)

Nella guerra moderna, sia commerciale che militare, le decisioni sono sempre più affidate a "macchine intelligenti" anziché agli uomini. Questa tendenza si manifesta anche nella politiguerra dei dazi avviata da Trump, che mira a rendere gli Stati Uniti autonomi nella produzione di semiconduttori, componenti essenziali per le tecnologie moderne. Tuttavia, la globalizzazione rende difficile il controllo nazionale su questa produzione, poiché le catene di approvvigionamento sono interconnesse e distribuite a livello globale, con progettazione, produzione e assemblaggio demandati a diversi paesi.

I dazi "di Trump" non mirano a proteggere singoli settori industriali, ma a spostare i flussi di valore e a esercitare pressione su singole parti del mercato mondiale, per influenzare l'intero sistema con effetti a catena. Questo approccio permette agli Stati Uniti di adattarsi all'internazionalizzazione delle forze produttive, ridimensionando interventi politici e militari troppo estesi da gestire, e di mantenere l'iniziativa politica, anche a rischio di subire le prevedibili e inevitabili conseguenze negative.

Ma è una lotta che l'America conduce anche contro sé stessa: l'ambizione di riportare l'industria in patria (MAGA) si scontra con il fatto che il capitale, soprattutto quello americano, investe principalmente in asset finanziari (circa il 95%) e solo il 5% in attività produttive. Un tale livello di finanziarizzazione dimostra la crisi del capitalismo, il quale tende sempre di più a convertire la ricchezza in capitale fittizio confermando la sua "non esistenza potenziale".

- Le determinazioni e l'ambiente

Ogni trapasso tra modi di produzione è anticipato dalla formazione di un ambiente diverso dall'esistente che annuncia nuovi rapporti sociali. I primi cristiani formano comunità al cui interno praticano la comunione dei beni e si "uniscono" sotto la bandiera universale di un unico Dio; la borghesia, nei salotti, ma soprattutto sotto la spinta della potentissima industria che va sviluppandosi, scrive il suo manifesto (Encyclopédie), delineando la concezione illuminista della società capitalistica ormai alle porte. La Sinistra Comunista "italiana" affonda le sue origini nella battaglia, in seno al PSI, sulla concezione dell'ambiente rivoluzionario: non si tratta di "volere" un ambiente: sono le determinazioni materiali della prossima rivoluzione, quella "a titolo umano", a polarizzare gli uomini intorno ad un programma ("Un programma: l'ambiente", 1913, L'Avanguardia).

- Aggiornamenti sulla Fondazione n+1

 

Il resto della mattinata sarà dedicato alle domande e risposte eventualmente maturate a margine alla riunione.

 

L'incontro redazionale potrà essere seguito attraverso Zoom. Per collegarsi inviare una mail all'indirizzo mail3a. L'inizio delle relazioni è previsto per le ore 9 di sabato 21 giugno.

 

A cura di:

Fondazione n+1 - Per lo studio dei sistemi sociali ETS
Per donare il tuo 5x1000 usa il codice fiscale 97843560018

Rivista n°57, luglio 2025

copertina n° 57

Editoriale: Illusioni capitalistiche / Articoli: Ideologie di un capitalismo che nega sé stesso - Insiemi, modelli, previsione / Rassegna: Crisi americana, crisi globale - Leone XIV / Recensione: La catastrofe ed il rattoppo / Doppia direzione: Collegamenti a non finire / In memoria di Jacques Camatte

Raccolta della rivista n+1

Newsletter 245, 19 gennaio 2022

f6Libertà

Viviamo in una società che scoppia. I suoi membri, divisi o raggruppati secondo criteri il più delle volte arbitrari e casuali, non riescono più a darsi un'identità plausibile. La pandemia, invece di compattare gli individui intorno a provvedimenti utili alla salvaguardia della specie, ha aggravato la situazione facendo emergere ataviche tendenze all'irrazionale.

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